L’allenatore del Como Cesc Fabregas è stato soddisfatto del cuore che la sua squadra ha mostrato contro il Milan, credendo che fossero la squadra migliore in assoluto.
In verità, il Como può sentirsi un po’ maltrattato per aver perso la partita contro il Milan, soprattutto dopo aver preso il comando nel secondo tempo grazie all’acquisto di gennaio Assane Diao.
Ciò avrebbe provocato una reazione da parte dei rossoneri, che hanno pareggiato con quello che sembrava un tiro sbagliato di Theo Hernandez, con il quale ha battuto un record nel processo.
Poi, cinque minuti dopo, Rafael Leao si è lanciato in porta dopo un passaggio brillante di Tammy Abraham, sollevandolo sopra il portiere per completare la rimonta in un’eventuale vittoria per 2-1.
Fabregas ha parlato a Sky dopo il fischio finale per analizzare quella che è stata una prestazione positiva della sua squadra che non ha prodotto punti, e i suoi commenti sono stati trascritti da MilanNews.
Congratulazioni al Como, ma un’altra sconfitta…
“Sono stanco dei complimenti, vogliamo giocare bene e vincere. Abbiamo visto un grande Como per 65 minuti. Se dici a qualcuno che non capisce di calcio che si gioca Milan-Como, penserà che il Milan è quello in bianco e blu.
“È vero che poi abbiamo avuto 20 minuti in cui avremmo potuto gestire le cose diversamente. Stiamo creando una squadra con coraggio, una mentalità per andare a vincere. A volte sbagliamo ma anche dall’80° minuto abbiamo controllato la partita.
“È un peccato ma complimenti alla squadra. Siamo arrivati al punto in cui usciamo dall’Olimpico e giochiamo contro il Milan, e usciamo arrabbiati perché non abbiamo vinto. La squadra sta facendo molto bene.”
Per il secondo gol del Milan, perché Abraham ha avuto quello spazio e cosa avrebbe dovuto fare la linea difensiva?
“Caqueret può fare tutto. Rispetto la tua opinione ma vuoi che io giochi una partita perfetta al 100% contro il Milan? Hanno trovato spazio una volta, bravi, dovrei applaudirli?
“Hanno riportato la partita in parità con una palla morta, senza quella non vedo come avrebbero potuto recuperare. Fa male. È difficile da spiegare.”
